Fossa biologica tradizionale

La Fossa biologica tradizionale  serve a regolare l’eliminazione delle acque reflue quando un edificio non è collegato direttamente ad una rete fognaria.

  Tra le varie tipologie esiste anche la fossa biologica a dispersione. vediamo cos’è e come funziona. la fossa biologica, chiamata anche fossa settica, svolge le normali funzioni di una fognatura in tutte quelle zone non collegate direttamente alla rete fognaria.Diventa fondamentale per l’igiene avere un pozzo nero o una fossa biologica funzionante e farne una corretta manutenzione. si tratta di una fossa interrata e statica in cui si accumulano le acque nere e grigie, i rifiuti liquidi e solidi prodotti dalle persone e non gli scarichi della pioggia, senza dover disporre di operazioni di depurazione.Esistono due tipologie di fosse biologiche: le fosse settiche standard e le fosse imhoff, dal nome dell’inventore, che depurano direttamente i vari liquami, di modo da rendere possibile la loro dispersione nei terreni in assenza di rete fognaria attraverso il drenaggio nel terreno.Le fosse biologiche a dispersione, sono delle fosse biologiche che consentono la dispersione nel terreno degli scarichi dopo la depurazione di una o più fosse biologiche  questa tecnica è ritenuta la pratica più affidabile per il trattamento e                                      abitazioni isolate, non allacciate alla rete fognaria. come avviene la dispersione? La dispersione dei pozzi neri a dispersione può anche essere fatta grazie all’uso di tubi specifici, che devono essere in pvc, traforati e devono rispettare le dimensioni richieste dalla vigente normativa e rientrare nei requisiti richiesti dalle tabelle sanitarie, che svolgono un’azione nota anche come subirrigazione.In genere, per favorire il lavoro di smaltimento, si abbina anche un degrassatore     all’entrata delle acque nella fossa di trattamento, che agisce in modo specifico sulle sostanze grasse e sui detergenti.L’acqua depurata che esce dalla fossa  passerà da dei tubi in pvc che grazie alla loro caratteristica di essere forati faranno fuoriuscire l’acquea nel terreno. nel caso in cui si usi un pozzo le acque defluiranno in un pozzo di raccolta delle acque dal quale poi si      , inoltre l’autorizzazione alla dispersione è temporanea, quindi dev’essere rinnovata ogni 4 anni.                                                                                                                   La fossa biologica è un sistema per l’eliminazione delle acque reflue degli edifici. è solitamente costruita in calcestruzzo, plastica o vetroresina, con una botola nella parte superiore per la manutenzione. la fossa può essere tradizionale, che si riallaccia alla rete fognaria pubblica, oppure  adatta a luoghi lontani dalle altre fognature.Lo scopo principale della fossa biologica, dei pozzetti degrassatori  delle fosse  ecc. è quello di trattenere la parte solida dei liquami attraverso le varie paratie posizionate al loro interno.In questo modo solamente la parte liquida defluisce attraverso il tubo di uscita collegato alla fognatura pubblica, ad un impianto a dispersione o ad un fondo perduto. il processo di separazione dei liquami all’interno della fossa biologica è garantita dalle paratie interne, che permettono di filtrare e iniziare la depurazione parziale (o quasi totale) dei liquidi provenienti dagli impianti di casa. una volta raggiunto il livello del tubo in uscita il liquido defluisce per sfioramento, mantenendosi costante all’interno della vasca.

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L’”autospurgo” è un servizio facente parte di una complessità di servizi collegati alla pulizia della fognatura pubblica o privata, e alla manutenzione e allo spurgo di reti fognarie.

Dicesi autospurgo in quanto solitamente i servizi di svuotamento di fosse settiche e pozzi neri sono svolti per mezzo di un automezzo con incorporata un’autoclave e pompa a pressione.

Le sub categorie che inglobano questa tipologia di servizio sono molteplici, e spaziano dal disintasamento di reti fognarie occluse da radici o incrostazioni, alla video-ispezione. Quest’ultima consente di visualizzare l’interno delle tubazioni e reti di fognature per permettere delle diagnosi istantanee, visualizzare rotture, perdite, od occlusioni spesso dovute a radici sotterranee; infatti, con le telecamere in miniatura filoguidate è possibile analizzare in tempo reale interni di tubazioni anche di sezione ridotta.

Il flusso video generato dalla telecamera in tempo reale rimanda le immagini a un monitor o schermo di controllo. Il sistema permette anche la registrazione di quanto “visto” dalle telecamere cosi da potere pianificare gli interventi da eseguire successivamente.

Nella categoria “autospurgo” rientrano a pieno titolo anche servizi di pronto intervento per allagamenti, in special modo causati durante i copiosi temporali di mezza stagione, quando i tombini intasati di locali semi interrati non permettono – dato l’alto afflusso di acqua – il defluire delle acque pluviali. Con speciali automezzi si interviene per pompare all’esterno le acque che hanno allagato vani interrati o locali scantinati.

Un’altra branca di questo servizio è lo “spurgo” o svuotamento delle fosse settiche o pozzi neri che di solito si trovano a monte dello scarico dell’allaccio in fognatura. Questi strumenti purificano le acque nere e le fanno decantare in apposite vasche, dove periodicamente con i mezzi dell’autospurgo vengono svuotate. I fanghi di risulta vengono a loro volta portati in discariche autorizzate per essere smaltite a norma di legge.

Un altro servizio fornito dall’autospurgo è quello della pulizia “canal jet“, dove per mezzo di potenti getti di acqua ad altissima pressione che arrivano fino a 300 atmosfere si usa disincrostare o disintasare l’interno di tubazioni compromesse da incrostazioni, ruggine e sedimenti. (Wikipedia)